Nell’arco di una vita

Giovanni Lucchi non aveva nulla di ordinario. Come il suo mestiere. Era uno degli archettai più famosi al mondo, fabbricava archetti per strumenti a corda che hanno suonato tra le mani dei più grandi musicisti contemporanei.

Giovann Lucchi RaccontandosiElegante, un po’ sornione, serio e giocoso al tempo stesso, viveva concentrato nel suo laboratorio ma sempre aperto sul mondo, teso a coglierne ogni più piccola vibrazione. Conoscerlo, nell’esatto momento in cui si era deciso a raccontare la sua storia, è stata un’esperienza unica. Il foulard al collo, gli occhi accesi, il ritmo tra le dita, ci ha affidato i suoi trionfi e le sue debolezze, i suoi esperimenti e le sue cadute, il suo metodo e le sue speranze.

Noi lo abbiamo ascoltato, aiutandolo a mettere un po’ – non troppo – d’ordine tra i suoi ricordi. Da quando, bambino, saliva sullo sgabello per affrontare il contrabbasso, molto più alto di lui, a quando ha escogitato un metodo empirico per misurare la trasmissibilità del legno, da quando suonava con gli amici su e giù per la riviera romagnola a quando si è guadagnato la fiducia di Rostropovich, regalandogli un archetto elastico e balzante come la sua intelligenza, come la sua passione.

Il suo racconto si è trasformato in un libro, Nell’arco di una vita, che oggi verrà presentato a Mondomusica, a Cremona.

Per saperne di più, http://www.lucchicremona.com

Un ospedale per amico

Ospedale Buzzi - Fronte - Raccontandosi.itLa dottoressa Ida Salvo, dell’Ospedale Buzzi di Milano, è contagiosa: il suo entusiasmo, il suo sorriso, la sua determinazione hanno dato vita a Il nostro ospedale dei bambini. Ieri, oggi, domani, un libro dedicato ai bambini, ai loro genitori e a tutti coloro che si spendono ogni giorno per offrire loro le cure migliori. Il libro è frutto di un lavoro d’equipe, battezzato da Lina Sotis, ideato da Sandra Belsten, con l’apporto scientifico dei dottori Anna Comi e Massimo Fontana, e l’appassionato contributo di Rosella Crippa e Marco Rota. Raccontandosi, con l’aiuto di Marco Zung, di Segnoruvido, e di Marco Giometti, lo trasforma in un libro magico, a due facce.

Il lato A, Il nostro ospedale dei bambini, ripercorre la storia dell’ospedale a partire dal pensiero e dall’azione illuminati di Raimondo Guaita, il pediatra che, nella seconda metà dell’Ottocento, lo ha fortemente voluto.

Nel lato B, diventa L’ospedale dei busti baffoni, una fiaba divertente che intrattiene i bambini raccontando loro in modo giocoso e fantastico l’origine dell’ospedale e l’atmosfera colorata che vi si respira, grazie ai busti dei suoi fondatori e all’impegno appassionato dell’associazione OBM Onlus.

Il libro è stato regalato al cardinale Angelo Scola, in occasione della sua visita all’ospedale, nel maggio 2012.

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